Hospitalito
Il progetto
Hospitalito
Il progetto consiste nel consolidamento e completamento di una struttura ospedaliera “Day Hospital” che possa offrire la possibilità di operare in anestesia generale patologie chirurgiche minori (tumori della pelle, cataratte) e dare consultazioni specialistiche di Dermatologia e Oculistica.
La struttura prevede ambulatori per visite specialistiche, alcune stanze di degenza, una sala operatoria, una presala, due stanze di ricovero pre-intervento e due di recupero post-intervento, locali per alloggiare il personale sanitario che va a prestare la sua opera (tutti volontari provenienti dall’estero) e quanto altro è necessario per il funzionamento di un ospedale, per quanto piccolo.
Sono previste altresì camere e strutture connesse per ospitare le Suore della Congregazione “Hermanas Franciscanas de la Inmaculada Concepciòn” che gestiscono la struttura.
Il progetto è stato finanziato con i fondi dell’8xmille della Chiesa Cattolica Italiana.
Il Personale
All’interno della struttura operano:
- Personale medico e infermieristico volontario.
- Volontari locali e stranieri.
- Suore della Congregazione Hermanas Franciscanas de la Inmaculada Concepciòn.
- 4 infermieri locali.
Vi è poi il supporto di un ragioniere commercialista.
Il bisogno
Il progetto è nato dalla constatazione che le persone con tumori in stadio avanzato, che non possono essere operate in anestesia locale, sono condizionate dalla mancanza di denaro, dal basso livello culturale o dalla necessità di non poter perdere giornate di lavoro. Sono, quindi, costrette a rifiutare di farsi ricoverare nell’ospedale di riferimento che si trova solo nella capitale, è distante e costoso.
È maturata, pertanto, la necessità di costruire un piccolo ospedale nella zona per dare alle persone la possibilità di essere curate nel luogo in cui vivono. Il Municipio di Conception Quezaltepeque – ritenuto il più appropriato per la costruzione dell’ospedale sia per la sua centralità geografica sia per la facile accessibilità, garantita dalla viabilità e dal servizio pubblico di autobus – ha concesso la terra, ha costruito la strada di accesso, ha portato l’acqua e l’energia elettrica. La costruzione è quasi ultimata, il primo container con strumentazione e arredi raccolti in Italia è arrivato, e con le donazioni che raccogliamo si potrà finalmente rendere operativo l’ospedale.
Dipartimento di Chalatenango
Il piccolo ospedale
Quando le persone non hanno la possibilità di ricevere una minima assistenza sanitaria, “una piccola inversione economica può dare un gran risparmio in termini economici, di forza lavoro e di vite umane”. Tutto orientato al principio fondamentale che la salute è un diritto inalienabile e irrinunciabile.
In questo scenario nasce il progetto di costruire un piccolo ospedale nel dipartimento di Chalatenango (192.000 abitanti).
Qui la popolazione, per la maggior parte di razza bianca, ha meno difese contro i raggi del sole e presenta un’alta incidenza di neoplasie cutanee rispetto agli altri dipartimenti della popolazione del paese – per le caratteristiche della sua pelle che ha un minor contenuto di melanina. I tumori della pelle non fanno male, sono poco impressionanti, a volte si sviluppano in parti del corpo dove difficilmente ci si guarda o sono confusi con normali nei.
Per tutti questi motivi, nonostante l’opera di sensibilizzazione dei medici e del personale sanitario, di solito arrivano all’osservazione quando sono a uno stadio troppo avanzato ovvero si sono sviluppati in zone del corpo, come può essere la zona periorbitale, in cui sono necessari interventi particolarmente delicati e complessi.
Frequentando il dipartimento di Chalatenango, abbiamo trovato anche altre carenze di carattere sanitario: per esempio non si può disporre, neppure in modo saltuario, di specialisti dermatologi e oculisti. Gli sforzi del governo per migliorare la situazione sanitaria del paese sono encomiabili. In effetti, la situazione sta migliorando seppur molto lentamente. Tuttavia, sono ancora tante le necessità e le esigenze: per esempio c’è una parte della popolazione, soprattutto rurale, che, o per la povertà o per una cultura di tipo fatalistico, rifiuta di andare fino alla capitale per sottoporsi a un intervento chirurgico nonostante sappia dell’esistenza di un tumore.
Hospitalito
In breve
Obiettivi primari
- Offrire alla popolazione un servizio sanitario, specifico per le esigenze menzionate.
- Convincere alla ospedalizzazione i pazienti che ne necessitano.
- Offrire la possibilità di una ospedalizzazione nella zona in cui si abita.
- Facilitare l’inserimento in una lista operatoria e sollecitare la rimozione chirurgica delle patologie neoplastiche cutanee.
- Contribuire alla microeconomia delle famiglie, offrendo ai pazienti la possibilità di non perdere inutilmente giornate di lavoro.
Mezzi
- Il terreno per la costruzione è dato in comodato d’uso dal Municipio di Conception Quezaltepeque.
- La direzione dei lavori, l’ingegnere e la gestione del cantiere sono a carico del Rotaract.
- La costruzione si farà con le donazioni dell’Associazione Solidarietà e Sanità Onlus.
- L’arredamento e la strumentazione saranno a carico dell’Associazione Solidarietà e Sanità Onlus.
- La gestione sarà affidata alla Congregazione Hermanas Franciscanas de la Inmaculada Concepciòn.
- Gli interventi chirurgici saranno effettuati da medici italiani.
- Il personale sanitario di supporto sarà contrattato in zona.
- I costi di gestione saranno a carico dell’Associazione Solidarietà e Sanità Onlus con un contributo minimo a carico dei pazienti.
Obiettivi secondari
- Visite dermatologiche.
- Visite oculistiche.
Benefici ulteriori
- Possibilità di lavoro come operai per la popolazione della zona.
- Possibilità di lavoro come personale sanitario di supporto per la popolazione della zona.
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Poseremo insieme gli ultimi mattoni per terminare l’Hospitalito, preziosa struttura a Chalatenango, in El Salvador
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